martedì 19 aprile 2011

GIACOMO LOPERFIDO alla PiUPRATEL con la sua Tesi : "Il sogno dell'uomo nuovo (profetismo e violenza presso i militanti neofascisti)"

Direttamente dalla "École des Hautes Études en Sciences Sociales" (Paris), Giacomo ci ha presentato la sua Tesi di antropologia sociale: un modo molto interessante e per noi assolutamente nuovo di guardare al neofascismo, al perché quei giovani degli anni '70 entrarono a far parte di  gruppi violenti che ne fecero  degli assassini.
In particolare il rapporto con i "gruppi messianici", col "profetismo" del neofascismo giovanile di quegli anni ha messo in luce meccanismi che hanno influito sulle azioni, anche violente, di quei giovani, ma anche di altri che facevano riferimento ad ideologie opposte: l'idea di "UOMO NUOVO", l'idea di distruggere totalmente l'ordine borghese attuale per creare un MONDO NUOVO che verrà nel futuro, era già presente non solo nel fascismo e nel nazismo, ma anche nello stalinismo. (E dal '78 in poi ci furono tra gli estremismi di sinistra e lo spontaneismo violento di destra delle proposte di alleanza: "siamo tutti contro lo Stato"...)
Impressionanti le parole di Giusva Fioravanti (che dopo tanti omicidi confessati gode di privilegi che a noi fanno orrore) che giustificava i propri assassinii parlando di "amore". Interessante sapere anche che proprio quest'ultimo, tra gli altri, non ha per niente risposto alle richieste di intervista fattegli da Giacomo, eppure di cose da dire ne deve avere tante...
Lo stare dentro i gruppuscoli della destra estrema, faceva sentire questi giovani (spesso appartenenti a classi disagiate socialmente e culturalmente, ma non solo e  che per ragioni generazionali si scontravano con gli anziani del partito, l'MSI di Almirante) non più isolati, perché appunto entravano a far parte di "un gruppo che conta", trascinante,  mentre gli "altri" venivano completamente annullati, non contavano più niente, e quindi potevano essere uccisi con facilità!
Il neofascismo come ideologia "CONTRO" e non "PER" è controrivoluzionario, segue un CAPO CARISMATICO, non ha un programma politico vero.
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Difficile riassumere in poche parole la densità di questo incontro, col dibattito che ne è seguito, grazie alla presenza di un pubblico non solo interessato ma critico e competente!
... à suivre!

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