Grandi complimenti a Chiara e Geppo per la loro performance di lettura e di commento de "La passeggiata", molto apprezzata da tutti noi della PiùPratel, nonostante Daniela li avesse preceduti con una presentazione del "Teatro povero" veramente fantastica e teatrale! (Super complimenti anche a lei, naturalmente!)
Anche Alain vuole ora dare il suo contributo, con un breve commento a questo libretto che tanti di noi hanno scoperto con piacere. Lo consigliamo!
"Meditazione itinerante e solitaria, leggera e preziosa, estremamente raffinata, di un umorismo un po’ pungente, tra le virgole. Di una incorreggibile correttezza.
Si potrebbe credere che il Signor Walser vaneggi nel suo angolo, ma no: si tratta di un dialogo con se stesso, di un monologo con il lettore, di sottili rilessioni sul mestiere della scrittura, di un viaggio nella bellezza punteggiata di sfuriate quando qualcosa turba la dolce quiete di un giorno di lavoro. Lo scrittore ricarica le batterie. Sono questi i momenti migliori: davanti al fornaio, la lettera senza destinatario (che attualità!), la lavata di capo al sarto, il reclamo all’Ufficio delle Imposte.
Il Signor Walser (Robert 1878-1956), ci inizia all’arte della PASSEGGIATA, in sostanza all’arte della vita (dell’artista) in particolare: bisogna sapersi perdere per trovarsi.
Da degustare come una delicata leccornia, senza mettere i gomiti sulla tavola."
A.L.