giovedì 10 gennaio 2013

Il 2012 si è concluso, viva il 2013!

Sì, viva il 2013, abbiamo voglia di continuare così, tante iniziative interessanti, tante persone interessate... e magari vorremmo interessare anche i "decisori", quelli che si occupano di cultura per "missione" e dovrebbero concedere i finanziamenti... , comunque noi andiamo avanti, non riusciranno a fermarci!

Andiamo per ordine: della bella lettura-presentazione della riedizione del libro "Il Pratello" di Odette Righi abbiamo già raccontato, ma la nostra collaborazione con l'ANPI non è finita lì, abbiamo avuto l'occasione di leggere ancora, anzi di "montare" una lettura a partire da testimonianze di partigiani.
"QUANTO DOLORE, QUANTO SANGUE COSTAVA LA LIBERTà" è stato un piccolo spettacolo, una "lettura animata", come le chiama il nostro regista, che ha degnamente introdotto la mattinata di rievocazione dei fatti dell'INFERMERIA PARTIGIANA di Via Andrea Costa, coi suoi quattordici martiri e gli innumerevoli artefici delle attività di assistenza sanitaria partigiana a Bologna. Il numeroso pubblico ci è sembrato partecipe e interessato e abbiamo ricevuto complimenti entusiasti sia dagli anziani partigiani sia dai giovani, sia dagli amministratori presenti.
Ringraziamo in particolare Giancarlo Grazia dell'ANPI che ci ha sostenuti in questa iniziativa con la sua giovinezza che non demorde mai, e anche i "lettori" che ci hanno accompagnati: Dario Tedesco (che di solito fa il medico) e Vincenzo Matteuzzi, memore del suo soggiorno in galera quando era una giovanissima staffetta partigiana... in ambedue i casi degli esperti, quindi! 
Il TEATRO SUBITO era presente alla grande, chi come lettore naturalmente (Annalisa, Cristina, Guido, Nadia), chi come spettatore (gli altri)... e Alain si è potuto avvalere del prezioso aiuto tecnico di Gianfranco Degli Esposti, sempre più "granpratelliano"!

Veramente un'esperienza preziosa, abbiamo imparato tanto sulla lotta partigiana e la sua organizzazione, sulla Battaglia di Porta Lame, su quella della Bolognina... ci siamo ancor più convinti di quanto sia importante sapere, mantenere la memoria, essere attenti e precisi! E' proprio quello che stiamo cercando di fare noi sul piano artistico-culturale. 

L'ignoranza non vincerà!

Non ci siamo limitati alle letture, mentre continuiamo col nostro atelier teatrale, abbiamo ripreso gli incontri della  PiUPRATeL con degli interventi veramente appassionanti.


Il primo incontro della stagione (il 22 novembre) ha visto la giovane FRANCESCA ARIENTI presentare la sua Tesi sull'utilizzo delle analisi del DNA nel processo penale: "DALLA REPERTAZIONE ALL'ANALISI DEL DNA: I CASI O.J. SIMPSON E MEREDITH KERCHER". Per noi profani una lezione di giurisprudenza che ci ha fatto capire perché spesso, nonostante i sempre più sofisticati mezzi di indagine, non si arrivi a capo di casi clamorosi e apparentemente chiari. Elaborare procedure precise e seguirle con scrupolo e intelligenza è spesso molto più importante che affidarsi alla tecnologia!

Dicembre è stato un mese davvero ricco, oltre alla ricordata lettura del 15, siamo riusciti ad organizzare due conferenze, una sulle energie rinnovabili e l'altra letteraria: non si può dire che siamo monocordi!

Il 13, una settimana prima della presentazione ufficiale ad Ingegneria Energetica, il nostro FILIPPO ZALAMBANI(*) ha presentato con grande emozione e generosità la sua tesi magistrale: "ENERGIA PULITA DA BIOMASSE. VANTAGGI E PROBLEMATICHE LEGATE ALL'UTILIZZO". Un tema che ha interessato moltissimo i presenti, rivelando anche passioni e competenze che si sono espresse in domande e ulteriori approfondimenti certo utili per tutti!
(Per la cronaca, un bel 110 e lode se lo è portato a casa!)


(*) cuore pulsante dei "Vissi d'Arte e d'Amore", l'altra Compagnia teatrale seguita da Alain Leverrier, che già ci aveva presentato una conferenza sull'energia nucleare, agli albori della PiUPRATeL. 


Infine, proprio a ridosso delle vacanze, ecco arrivare direttamente da Bruxelles BENEDETTA DE BONIS, anche lei ormai una habituée della PiUPRATeL e della letteratura Belga. Dopo la drammaturga MICHèLE FABIEN che ci aveva fatto scoprire l'anno scorso, ci ha affascinati con un altro autore belga poco conosciuto in Italia, ma che occupa un posto fondamentale nella cultura europea del Novecento (è scomparso a quasi cent'anni in settembre): HENRY BAUCHAU. Con la bravura che già le conosciamo, ci ha parlato della pièce di Bauchau GENGIS KHAN, immergendoci nel mito dei Tartari visto dall'Europa e di ciò che esso  porta con sè: storia, letteratura, arte, poesia...

 

Siamo davvero soddisfatti di aver messo il naso nelle conoscenze di questi giovani veramente in gamba! Grazie a tutti e tre per la loro disponibilità e bravura e complimenti per i risultati!
E naturalmente auguriamo  loro di poter mettere a frutto nel migliore dei modi le loro competenze!

Ora siamo pronti a ricominciare con altri incontri, prestissimo!