lunedì 29 ottobre 2012

"IL PRATELLO" di ODETTE RIGHI BOI: una felice riedizione

IL TEATRO SUBITO E' TORNATO! 
E HA GIA' FATTO UNA LETTURA ANIMATA!
La lunga pausa estiva è finita da un pezzo e ormai dalla fine di settembre il nostro ATELIER TEATRALE GRATUITO TEATRO SUBITO, condotto da Alain Leverrier, ha ripreso a funzionare a pieno ritmo!
La nostra prima fatica è andata in scena venerdì 19 ottobre alla Sala Cenerini del Quartiere Saragozza, davanti a un pubblico numeroso che ha gremito la sala seguendo prima le esposizioni storiche di Luca Alessandrini e Giancarlo Grazia e la divertente dimostrazione del burattinaio Riccardo Pazzaglia,  e ascoltando poi alcune pagine del libro nella nostra "interpretazione": il Pratello sotto tanti punti di vista!
Ma la cosa più importante ed emozionante, il clou dell'incontro, è stata la presenza sul "palco", insieme a noi, dell'autrice ODETTE RIGHI, felice di poter ripresentare dopo più di trent'anni il suo libro IL PRATELLO nella stessa sala di tanti anni fa.
Il Pratello di ieri e di oggi si è incontrato!













Questa meritoria iniziativa editoriale della Pendragon  (e la collaborazione del Quartiere e soprattutto dell'ANPI), ci ha dato l'occasione di leggere ancora una volta questo bel libro (già nella prima festa R'ESISTENTE del 25 aprile di alcuni anni fa ne leggemmo alcuni brani lungo la strada) e soprattutto di leggerlo insieme ad Odette, che si è lasciata coinvolgere e ci ha regalato una grande emozione: che incontro! Una persona splendida, che vogliamo ancora una volta ringraziare!
Quando al 53 del Pratello c'era l'Asilo Infantile e si facevano  le "cure elioterapiche" nel giardino dell'odierno Centro Sociale della Pace....
(Foto gentilmente prestate da Odette... c'è anche lei a prendere il sole!)

Quando le mamme erano  senza un soldo, ma cucivano dei bei costumi di Carnevale....

















Ci piacerebbe molto ripetere questa lettura in  altre occasioni, magari avendo un po' più di tempo per prepararla....chissà!
Intanto consigliamo il libro a tutti, "non pratelliani" e "pratelliani doc" di ieri e di oggi: sono pagine di storia da non dimenticare e che hanno ancora tanto da insegnarci!

Per ora continuiamo i nostri incontri del lunedì per costruire il nostro spettacolo di quest'anno, che sta nascendo piano piano, e pensiamo anche agli altri progetti in attesa...

giovedì 14 giugno 2012

ET VOILÀ! FATTO! “VECCHIO! (Una vita intera)” è andato in scena.....


Il primo e il 2 giugno, tra tremolii vari, emozioni davvero forti non solo legate al debutto, è andato in scena il frutto del lavoro dell'ATELIER TEATRALE GRATUITO "TEATRO SUBITO": abbiamo presentato il nostro “VECCHIO!(una vita intera)” ad un pubblico vario, numeroso, attento e partecipe. Grande soddisfazione nel vedere un Circolo Pavese gremito, gente seduta ovunque e pure in piedi:  risate, applausi, riflessioni e sorrisi malinconici o allegri su un tema che non è certo tra i più trattati, specie dai giovani...
Era proprio quel che volevamo, far sorridere e far pensare,  e crediamo di esserci riusciti... siamo stati molto, molto contenti!
C’è chi era alla sua prima esperienza teatrale e chi ormai è abituato (abbiamo visto con piacere diversi dei nostri “Subiti dopo” calcare la scena del Teatrino degli Illusi e ancora del Pavese con altri spettacoli, e  avevamo già visto Guido recitare al Circolo Fossolo in una commedia brillante...), ma tutti hanno dato il massimo, dopo il tour de force e le ansie degli ultimi giorni, praticamente ogni giorno una prova (anche per i non-pensionati!)... 
Bravi tutti ! 
(Guardate che belle FOTO nella pagina ad esse dedicata!)
Grazie anche a Daniele, che non è salito sul palco, ma ha preparato volantino e copertina del nostro libretto "Vecchio!" (ci teniamo molto a pubblicare i testi del copione e dell'atelier!), regalandoci una splendida immagine del suo piccolo “Subitino” (che è sempre stato con la sua mamma e con noi durante la preparazione di tutti gli spettacoli....). E grazie pure a Giovanni che ancora una volta ha aiutato Alain alle luci.

E bravo infine al REGISTA, anche lui impegnato su diversi fronti... pardon, palchi: ha diretto  i giovani di “Vissi d’arte e d’amore” nella commedia “E buio fu!”, la settimana precedente (ancora un bel successo!), poi il 5 giugno ha recitato le poesie di Baudelaire all’Alliance Française... e non è finita!

Sabato 9 giugno il gruppo più ristretto della SINFONIETTA ha riproposto il divertissement di Tardieu a Maddalena di Cazzano: in “tournée”....! Una serata veramente piacevole con un pubblico caloroso e divertito, in una bella campagna bolognese profumata dai tigli... 
Un grazie sentito all’organizzazione dei  Mulini aperti” che ci ha dato questa occasione e complimenti a Rossella che ha sostituito di corsa Francesca M. (in trasferta in Sardegna) ed è riuscita a imparare la parte in una settimana!









Ma l’attività del Grande Pratello anche in questo ultimo scorcio di stagione non si è limitata al teatro, in maggio non sono mancati gli incontri della PiUPRATeL,

che sono stati come sempre molto interessanti. Abbiamo approfondito volentieri La Boétie con Lorenzo Passarini  e le vicende umane e artistiche della brava pittrice bolognese Elisabettta Sirani con Diana Tura: grazie a tutti e due, complimenti per la loro competenza e la capacità di renderci partecipi dei loro studi!

Ancora una volta vogliamo ringraziare chi ha reso possibili le nostre attività (tutte in autofinanziamento): il Pavese, prima di tutto, che ci ha messo più volte a disposizione il suo teatro e il Centro Sociale della Pace. 
Un grazie particolare anche al Tarcaban che ci ha sostenuti nell'avventura della PiUPRATeL! 

Ora i “SUBITI”  e i “SUBITI DOPO” sono sparsi di qua e di là, chi a Bologna, chi a Ferrara o a Matera, chi alle prese col lavoro, con gli adempimenti dell’insegnamento, chi con l’università, con gli ultimi esami, chi con la preparazione di un lungo viaggio o delle meritate ferie... ciao a tutti e appuntamento alla fine dell’estate, con nuovi progetti e tanto entusiasmo, come sempre!
 
Un saluto infine a chi ci ha lasciato e che ricordiamo con immutato affetto e commozione: ciao Paola, è stato bello conoscerti e fare un pezzo di strada insieme, ci mancano le tue discussioni, la tua forza e la tua indignazione, le tue risate e le tua generosità!




mercoledì 13 giugno 2012

gran finale della stagione 2011-2012 del teatro subito!

VECCHIO! (UNA VITA INTERA) al Circolo Pavese pieno pari!!!! 
E ancora una volta CONVERSAZIONE SINFONIETTA di J. Tardieu a Maddalena di Cazzano (Budrio, che tournée!...) 
DOPO LO SPETTACOLO CONCLUSIVO DELL'ATELIER TEATRALE DEL TEATRO SUBITO DELL'ANNO PASSATO....
              15 e 16 giugno 2011 al Circolo 
CESARE PAVESE, Via Pratello 53, Bologna

BELLEZZA CIAO!!

(Il TEATRO SUBITO alla ricerca del bello)

 

Titolo di lavoro: “IL BELLO, IL BUONO, IL BUFFO, IL BRUTTO e il PEGGIO”






Una commedia di e con il TEATRO SUBITO


Direzione e Regia: Alain LEVERRIER

 

Assistente: Paola Coltelli


Con:
Bianca Barbieri (BIAN)
Carlo Caleffi (CARL)
Cristina Curcio (CRIS)
Domenico Regano (DOME)
Enzo Madonna (ENZO)
Francesca Mozzi (FRAa)
Geppo Grumo (GEPP)
Guido Vignali (GUID)
Koli Dallaku (KOLI)
Maria Angela Giuria (M.AN)
Nadia Gherardi (NADI)
Sandro Cominardi (SAND)
Tamara Tisminetzky (TAMA)




lunedì 7 maggio 2012

25 APRILE "DISCORSO SULLA SERVITU' VOLONTARIA - I tiranni li creiamo noi"





Un po’ in ritardo (le prove del prossimo spettacolo incombono...) due parole sulla 

LETTURA del 25 APRILE dedicata alla SERVITU’ VOLONTARIA...
Anche quest’anno siamo stati felicissimi di collaborare, nel nostro piccolo, alla buona riuscita di 
PRATELLO R’ESISTE!, 







bellissima festa della nostra strada che da diversi anni celebra degnamente l’anniversario della LIBERAZIONE.
E’ fantastico vedere tante persone che abitano in zona (e non solo) che si organizzano per preparare la festa, per offrire idee, collaborazione, eventi, spettacoli, cultura, divertimento: di tutto di più! Semplici abitanti, esercenti della zona e realtà organizzate come l’ANPI e tante Associazioni, tra le quali appunto la nostra, si sono date da fare per due mesi.....
 ....E poi il giorno arriva e ci sono tante cose da fare e vedere, tanta gente che arriva, che quasi dispiace doversi concentrare su quello che si deve fare in prima persona!





Anche quest’anno IL TEATRO SUBITO è rimasto quasi tutto il pomeriggio dentro al PAVESE per dar vita alle parole di ÉTIENNE DE LA BOÉTIE, così antiche eppure così attuali! (L’anno passato era stata la volta di “INDIGNATEVI!”: che preveggenza!)

Il  breve pamphlet  del giovane amico di Montaigne si intitola “DISCORSO SULLA SERVITÙ VOLONTARIA” o “CONTRO UNO”, scritto nella lontana Francia delle guerre di religione e dei monarchi assoluti del Seicento, ma dopo tanti secoli le nostre democrazie si confrontano ancora con le sue parole che ci ammoniscono duramente sulle nostre responsabilità, sulla nostra debolezza nel farci asservire dal potere... La ricerca di immagini di tiranni più o meno attuali si è rivelata molto più corposa del previsto! 
Siamo stati molto contenti dell’interesse che il pubblico ha mostrato e dei complimenti che ha fatto a noi tutti, lettori e regista (come sempre Alain Leverrier). Ringraziamo ancora una volta tutti e in particolare l’Anpi Pratello e il Circolo Pavese!

E infine una sorpresa: abbiamo avuto anche uno spettatore d’eccezione, veramente esperto in materia, Lorenzo Passarini, che ci ha portato la sua Tesi: “Il popolo e la pericolosità del consenso politico in Étienne De La Boétie”. La sua presenza e suoi apprezzamenti ci hanno molto lusingati, e non potevamo non scritturarlo per una conferenza per la nostra PiUPRATeL .... appuntamento quindi al 17 maggio per approfondire ancora La Boétie e la servitù volontaria!

giovedì 5 aprile 2012

MARZO GRANPRATELLIANO

E dopo un gennaio e un febbraio ricchi di incontri così stimolanti, abbiamo approfittato dell’energia che ancora circola da queste parti e l’abbiamo ancora una volta portata nel Pratello, e anche un po’ più in là....

Abbiamo cominciato al VAPIAN, bar di via della Grada attento alle arti e all'antifascismo, dove abbiamo presentato un estratto de UN UOMO QUALUNQUE nel quadro della bella iniziativa "Le tue bombe nel mio giardino",  tre serate con interventi storico-artistici-culturali sui rigurgiti di fascismo presenti purtroppo ai giorni nostri.



Alla PiUPRATeL
abbiamo ascoltato VALENTINA MAINI  che ci ha raccontato in anteprima la sua Tesi su BECKET e AMELIA ROSSELLI, quindi siamo passati alla musica ospitando VLADIMIRO CANTALUPPI col suo libro e il suo violino, accompagnato dai bravi LAURA FRANCAVIGLIA alla chitarra e CLAUDIO PETITTO al contrabbasso, 
infine dalla musica siamo tornati alla letteratura col nostro amico poeta e traduttore NICOLA MUSCHITIELLO che ci ha parlato nientemeno di “COS’È LA POESIA”!!!!   (Non so se mi spiego, qui il livello è sempre più da Grande Università...)


E il Teatro? Questo mese il Teatro Subito ha presentato la “CONVERSAZIONE SINFONIETTA” di 
JEAN TARDIEU, in anteprima al pubblico pratelliano 
della consueta Sala Benjamin, poi in “trasferta”, in 
Vicolo Bolognetti, col patrocinio dell'Associazione "Il Pozzo delle Idee".

Ora non ci resta che andare avanti così, infatti stiamo continuando la preparazione dello spettacolo finale del gruppo “Teatro Subito Dopo” e corriamo veloci per preparare la nostra lettura animata de "La Servitù Volontaria" di Etienne De La Boétie alla Festa del Pratello R’esistente del 25 Aprile...

QUALCHE DETTAGLIO.... 


VLADIMIRO è davvero un ottimo 
musicista, teorico e pratico, e abbiamo ascoltato con molto interesse sia il racconto delle sue ricerche sulla musica tradizionale dell’Ungheria e dei Paesi vicini, sia il suo violino e i suoi amici. È sempre sorprendente rendersi conto dei legami culturali tra realtà che sembrano a prima vista lontane, ci permette di capire cosa ci unisce, nel profondo. Chi si immaginava che nelle musiche ungheresi, ad esempio, si ritrova una scala 
PENTATONICA con strutture melodiche affini ai canti del Rinascimento e che questa scala trae origine da melodie ben più antiche prese a modello per creare qualcosa di nuovo. Una curiosità ancora: gli Asburgo, nel ‘600, ingaggiavano le ORCHESTRINE ZINGARE per farle suonare nei mercati e stimolare così l’arruolamento dei contadini poveri nel loro esercito, illudendoli sulla bella vita dei soldati.... Non è possibile raccontare tutta la densità dell’incontro, che ha spaziato dalla musica tradizionale a Bela Bartòk, a F. J. Haydn, all’antropologia mostrandoci anche documenti visivi e soprattutto facendoci ascoltare dal vivo musiche molto belle suonate con grande sensibilità! Per fortuna che il CD “L’ALBERO DEI CANTI” possiamo ascoltarlo quando vogliamo (anche tre volte al giorno)... ma dal vivo è ancora meglio!


VALENTINA la conosciamo bene, già la sua prima Tesi ci aveva ispirato il nostro spettacolo “PAROLE CHE SALVANO”, che due anni fa ci aveva immersi nei campi di concentramento nei quali, a dispetto di tutto, la Poesia aiutò gli internati, che ricordavano e recitavano, a sopravvivere e a restare umani.
Ora la sua ricerca si è dedicata ai movimenti nello spazio dei personaggi di Samuel Beckett  in "Molloy"  e nell'opera di Amelia Rosselli, con un occhio alla danza dell'ammirabile, magnifica   Pina Baush (“NON MI INTERESSA COME LA GENTE SI MUOVE, MA COSA LI MUOVE”). Così ci siamo lasciati accompagnare dentro e fuori Molloy di Beckett e La libellula della Rosselli, due testi molto diversi che hanno in comune il “movimento” bloccato dei protagonisti, colto nella loro difficoltà, sulla frontiera dell'abbandono del passato: sono personaggi zoppi, amputati, che partono per tornare indietro, in un movimento circolare che li fa sembrare fermi di fronte al mondo che si muove.
Insomma, le parole di Valentina ci hanno interessati molto e spinto i più curiosi ad andarsi a leggere Beckett e la Rosselli  
“...è questo l’essenziale!” come direbbe un altro campione dell’assurdo, il nostro Tardieu! Ma di lui parleremo dopo...
(Noi poi, abbiamo portato fortuna a lei per la sua Laurea.... Complimenti, Vale!)




Ultimo appuntamento PiUPRATeL del mese, veramente d’eccezione, è stato col nostro amico poeta e traduttore NICOLA MUSCHITIELLO, un BAUDELAIRIANO autentico, reduce da una fatica biennale per completare la traduzione dei FIORI DEL MALE nella loro versione originale, come l’aveva voluta Baudelaire, senza le amputazioni della censura del tempo che poi non erano mai più state ripristinate nell'ordine originale in nessuna edizione successiva, neanche in Francia.
Il titolo che avevamo dato era veramente molto ambizioso, “COS’È LA POESIA”, ma nell’accogliente atmosfera del Tarcaban ci siamo ritrovati tutti insieme a discutere con Nicola della sua passione per Baudelaire e, attraverso quei versi, abbiamo, nel concreto, approfondito la parola poetica e l’avventura della traduzione, in modo veramente affascinante.
Ancora un incontro alla fine del quale ci sentivamo bene, grati a chi ci ha regalato un po’ del suo tempo e molto delle sue conoscenze e passioni. (Senza contare che il giorno prima, in Vicolo Bolognetti, ha offerto  anche  agli spettatori del Pozzo delle Idee, dopo l'esibizione dei "Subiti", una dotta conversazione su Baudelaire e i suoi Fiori del Male...doppio grazie...)


....E FINALMENTE, IL TEATRO SUBITO è andato in scena con la CONVERSAZIONE SINFONIETTA di Tardieu  lunedì 26 e mercoledì 28!
Ci siamo divertiti un sacco a provare e riprovare, a cercare un’armonia nelle nostre voci all’inizio così poco ritmiche e sincrone, a dare “un senso” a questa conversazione buffa e apparentemente così assurda...
Grazie alle invenzioni del nostro regista Alain Leverrier, ci sembra di esserci riusciti e abbiamo divertito il pubblico, nelle due occasioni molto variegato, anche digiuno di rappresentazioni teatrali, come i ragazzi del Centro di istruzione Professionale di Castel de’ Britti che hanno pure realizzato per noi i leggii, unico accessorio scenico che dava l'impressione di assistere a un “concerto”.
Lo replicheremo ancora, le occasioni non mancheranno per questi 20 minuti
deliranti, veramente adatti per un aperitivo teatrale (privato o pubblico)!

lunedì 5 marzo 2012

FEBBRAIO RESISTENTE

Due gli appuntamenti più significativi del febbraio che si è appena concluso: l'incontro con il partigiano e deportato Franco Varini, che è venuto a raccontarci la sua esperienza al Pavese, e la conversazione della PiUPRATeL sull'acqua e la sua gestione con Paolo Mannini, amico agronomo esperto, tra l'altro, di irrigazione e risparmio idrico.

Due temi molto diversi ma ambedue molto interessanti e fondamentali, come la memoria del passato e il rispetto dell'ambiente, per salvaguardare il futuro di tutti..

L'incontro con FRANCO VARINI di domenica 19 è stato veramente emozionante anche grazie alla sua straordinaria capacità di raccontare episodi lontani ma ancora così vivi nella sua memoria, che vanno assolutamente trasmessi ai più giovani, cosa che lui fa, instancabilmente.
Giovani ce n'erano, tra il folto pubblico, e davanti ai loro e ai nostri occhi se ne sono materializzati altri, quelli che l'8 settembre del '43, in modo del tutto spontaneo, seppero scegliere da che parte stare e cominciarono a resistere, nel loro borgo cittadino abitato da povera gente, ma  che non voleva più essere sottomessa: il "Mirasole" .  Franco "il figlio della Nina", che nel '44 fu arrestato e prima portato a Fossoli quindi trasferito a Bolzano e infine in Germania,  ci ha raccontato la sua lunga odissea personale senza retorica bensì con molta umanità e vivacità, mostrandoci una volta di più quanto siano preziose queste testimonianze, inevitabilmente, purtroppo, sempre più rare.  I suoi racconti, il suo elenco preciso dei triangoli colorati sulle vesti dei prigionieri dei campi: rosso, azzurro, rosa, viola, nero,  giallo, verde, sono indispensabili per capire e non dimenticare lo sterminio nazista dei prigionieri: politici, apolidi, omosessuali, zingari, asociali, ebrei... e infine la crudeltà che costringeva altri a diventare "kapò", col triangolo verde.
Per noi è stata un ottima occasione per conoscere una bella persona, che avevamo visto nel bel documentario dell'amico Franco Riviello, anche lui presente, e di ritrovarci con gli amici dell'Anpi Pratello coi quali abbiamo organizzato l'evento. 
Ancora GRAZIE, Franco!



Il 16 febbraio Paolo Mannini ci ha regalato una conferenza sull'acqua  interessantissima, accompagnandoci in terreni scientifici non certo usuali per noi, ma essenziali per il nostro vivere quotidiano. E' indispensabile cambiare stile di vita, se non vogliamo che la siccità, anche qui da noi, diventi un fenomeno sempre più esteso. Mangiando un kg di  manzo ci "beviamo" tra i 15 e i 17000 litri d'acqua necessari alla sua produzione, mentre per un kg di maiale ne bastano 6500... siamo stati però contenti di sapere che per un bicchiere di vino sono sufficienti "appena" 120 litri...
Non è possibile riassumere in poche righe tante informazioni, ma i dati sul prelievo  di acqua potabile e sull'uso delle acque irrigue e le loro conseguenze, sono veramente impressionanti! La carta dei pozzi dell'Emilia Romagna, abusivi o no, ci mostra una densità incredibile, un territorio veramente bucherellato in maniera abnorme...
I dati sulla subsidenza, generata anche dal prelievo del gas, fanno davvero paura: Bologna si è abbassata di 6 metri in un arco di tempo storicamente "breve", Cesenatico si abbassa di 3 cm l'anno e Castelmaggiore non sta granché meglio...
Ci auguriamo di riprendere il discorso insieme a Paolo, magari invitando anche i suoi amici specialisti del clima che abbiamo avuto il piacere di conoscere e ascoltare: sono ancora tanti i nostri dubbi e le nostre curiosità.
Grazie, Paolo!



martedì 31 gennaio 2012

UN MESE DI “PiUPRATEL”

Un mese veramente ricco di iniziative stimolanti e ben riuscite questo gennaio 2012!
Abbiamo cominciato al Tarcaban col nostro esperto Sandro Cominardi che ci ha parlato di “Cocaina e non solo – andare oltre per essere altro”, quindi siamo passati a “Samuel Beckett nella cultura teatrale italiana”, presentato dal giovane ricercatore Fernando Funari, per concludere al Pavese, davanti a un pubblico numerosissimo di giovani ingeneri ed architetti e illustri professori, con “L’architettura sostenibile: principi-tecnologie-applicazioni” illustrata da Francesco Fulvi, ingegnere di Parma, e dai suoi collaboratori dello Studio4S (Simona Bernardoni, Silvia Fecci, Marco Mosconi e Michele Sbarsi).
Varietà di argomenti e personalità, tutti veramente interessanti.

Il 12 gennaio  il nostro Sandro Cominardi ci ha regalato la sua grande esperienza in fatto di dipendenze: da dove originano, come si sviluppano, quali fattori esterni e interni le inducono e ne rendono prigionieri i soggetti interessati... ma ha saputo soprattutto farci ragionare sul nostro modo di essere, di vivere in questa società che ci chiede di essere sempre più performanti, rapidi, sempre più superiori a noi stessi, bisognosi di “doping” ad ogni livello... abbiamo parlato di come ognuno di noi reagisce agli stimoli contraddittori che possono anche arrivare a travolgere l’individuo. Abbiamo ascoltato, ci siamo confrontati, ci siamo scambiati esperienze e punti di vista. Siamo usciti tutti molto più consapevoli....

19 gennaio, sempre al Tarcaban café,  tutt’altro argomento, dagli effetti delle dipendenze al teatro beckettiano. Tutt’altro? L’assurdità dei testi e dei personaggi di Beckett in effetti la dice lunga sulla nostra società e sulle sue contraddizioni!...
Fernando Funari ci ha raccontato in particolare di come in Italia spesso Beckett sia stato frainteso, rappresentato con un taglio quasi burlesco che lui non avrebbe per niente approvato, “travisato” quindi secondo un’ottica mediterranea che non aveva molto a che vedere  con la sua visione nordica, buia. Molto interessante il raffronto con l’arte di Sergio Tofano (indimenticabile artefice delle storie del “Milione” sul Corriere dei Piccoli) presentata come una chiave per capire l’interpretazione di Beckett all’italiana: le gags che si susseguono senza portare a nulla, l’assenza di trama... ma Beckett, che pure aveva lavorato con B.Keaton e Karl Valentin, non sfruttava le gags in senso comico, come invece gli hanno fatto fare tanti registi italiani....

26 gennaio, ancora un altro aspetto fondamentale del nostro vivere nel mondo, della contraddizione tra la legittima ricerca di “confort” e l’inutile, esagerato, sfruttamento delle risorse ambientali: l’architettura sostenibile vuole, appunto, contribuire a risolvere questa contraddizione, vuole aiutarci a vivere meglio senza consumare il nostro ambiente, dandoci un confort  sostenibile.
Veramente interessante, stimolante e chiarificatore!
Difficile in questa sede però, senza nemmeno le diapositive sintetiche e chiare che ci ha mostrato Francesco Fulvi, dar conto di tutto ciò che è stato illustrato, dal risparmio energetico che comincia nelle nostre case, all’uso delle fonti rinnovabili, alle direttive europee, alle difficoltà italiane nell’applicarle, fino agli interessantissimi esempi d’interventi edilizi a Malmoe... da non dimenticare poi, l’uso di mezzi di trasporto sostenibili: la bicicletta! E naturalmente le soluzioni urbanistiche necessarie...
Senza parlare degli interventi dal pubblico, autorevoli è dir poco, che ci hanno aiutati ad approfondire i temi trattati e anche a capire meglio certe scelte architettoniche della nostra città, dove si fa un po’ fatica ad individuare gli interventi “contemporanei”, i quali poi  non sono certo sempre ben inseriti nel contesto cittadino, o il significato del concetto di “verde pubblico” che non deve essere semplicemente un numero percentuale.

Infine un dettaglio non certo di poco conto per noi GranPratelliani: la gioia nel vedere radunati al Pavese insieme a noi tanti studenti e docenti che hanno partecipato così  numerosi a questo incontro, presenze che ci spronano a continuare in questa nostra attività, che vedrà tra breve un altro intervento “ambientale”, con Paolo Mannini, esperto del Consorzio di Bonifica, che ci parlerà di acqua e siccità, in particolare nella nostra Regione.