Ancora una volta, grazie alle narrazioni storiche che ci regala Davide Sacchi, tutto esaurito per la PiUPRATeL: la sala del Bar de' Marchi piena per
ascoltare la storia di Matilde di Canossa...
Gli intrighi, i matrimoni, le guerre, i drammi e i colpi di fortuna che
hanno accresciuto patrimonio e territorio di una dinastia breve ma con
agganci imperiali e... papali! What else? Come sempre, come oggi, per
accrescere il potere, ogni alleanza era buona.... o no?
L'alleanza tra Matilde e il Papa certo era a prova di Impero, tutti conoscevamo già l'episodio di Enrico IV infreddolito inginocchiato davanti al Papa Gregorio VII a Canossa, appunto... ma è tutta un'altra cosa ascoltare il racconto dettagliato degli avvenimenti precedenti e seguenti, del freddo e delle nebbie che aiutano a sconfiggere gli eserciti, o ancora dei matrimoni casti o fecondi per ragioni politiche, degli assassinati nel momento di maggiore debolezza (una spada imperiale-?- nel didietro del povero Goffredo il Gobbo, primo marito tedesco di Matilde)... con tanto di nomi dei protagonisti: mogli, mariti, genitori e figli delle generazioni precedenti... ci si accorge di quanto la storia sia più complicata di come spesso ce la insegnano, di come le nostre radici stiano in Provenza (il Re Ugo), in Germania (Re Ottone), in Lorena (la mamma di Matilde), ecc. ecc. ecc.
Tutte notizie magari imparate a scuola o all'Università, ma ascoltate o riascoltate in questa bellissima ex-cantina con le volte in mattoni degli antichi Romani... fa tutto un altro effetto.
L'Università, appunto....il racconto si conclude con l'Università Bolognese ai suoi albori, con Wernerius che dalla Lorena scende in Italia e che da Matilde sarà incoraggiato ad approfondire gli studi.... diventando il "nostro" Irnerio... e la storia continua!
Ancora una volta, se guardiamo bene alla nostra storia di Europei, non ci possiamo certo rinchiudere nei nostri piccoli confini e in identità statiche, definite ed esclusive!
Possiamo dire che è stata una storica
soddisfazione per il Grande Pratello, ringraziamenti sentiti a Davide e
al pubblico così numeroso e attento!
Appuntamento al prossimo incontro, su una storia ancor più
bolognese e al contempo universale: Ulisse Aldrovandi e la passione condivisa per l'egittologia nella Bologna del Cinquecento.
Benvenuta a Cristiana Scappini e a tutti quelli che anche oggi si lasciano catturare dal fascino disceto dell'egittologia.