martedì 7 giugno 2011

GIULIA ROSSI alla "PiUPRATEL": alla scoperta del regista polacco KRZYSZTOF WARLIKOWSKY

Ieri la nostra giovane vecchia amica GIULIA (partecipò alla presentazione musico-teatrale di "Voltata di spalle" agli albori della nostra Associazione) ci ha fatto il regalo di venire da Milano per parlarci della sua Tesi "DAMSiana" incentrata su uno spettacolo del regista teatrale polacco KRZYSZTOF WARLIKOWSKY, a noi per la veriotà sconosciutissimo....
Nel caldo umido di un fine pomeriggio piovoso ci siamo immersi in un mondo tra il classico e il contemporaneo, tra i miti greci e l'irracontabile tragedia umana dell'olocausto, a partire dalle domande non certo leggere ma fondamentali cui questo regista polacco vuole rispondere: "Qual è la possibilità dell'arte dopo l'Olocausto?" "Può il teatro rappresentare l'irrappresentabile?".
Giulia con freschezza e convinzione ci ha raccontato la trama dello spettacolo
"(A)POLLONIA", e con essa i miti e le tragedie greche che ne costituiscono sia una sorgente di ispirazione sia l'ossatura, a partire dalla storia vera di una donna polacca che salvò numerosi ebrei e, catturata, fu messa a morte dai nazisti dopo che avevano chiesto a suo padre, inutilmente, di sacrificarsi al posto suo.        
E' proprio dalla vita di questa donna, Apolonia Machczyńska, che si sviluppa la pièce, arricchita dalle vicende di Ifigenia, Clitennestra, Agamennone, Oreste.... ma anche dai testi di scrittori contemporanei polacchi o di Jonathan Littel o Coetze, per esempio... e da riferimenti alle tragedie scespiriane.
Un testo complesso, come si vede, di un regista molto importante nel teatro europeo contemporaneo e Polacco in particolare, considerato spesso scandaloso dai suoi connazionali per la sua volontà di toccare temi che scottano, che fanno male e non sono stati ancora "digeriti" dalla società: temi universali, insomma!
Grazie alla disponibilità di Giulia e, anche, diciamolo, alle interessanti domande e osservazioni fatte dai nostri "PiUPRATELLIANI" la discussione ha spaziato da Grotowsky a Kantor a Ronconi a Eugenio Barba...., dal "Teatro povero" al "Théatre écorché", all'"Odin Teatret", da Shakespeare ai filosofi francesi contemporanei... al "rito teatrale"....
Insomma, due ore intense, interessanti che ci hanno fatto "ripassare" la storia del teatro e offerto tanti nuovi spunti!
Un aperitivo a base del nostro "Montanello" imolese, accompagnato da squisiti tarallini pugliesi ha concluso, come al solito, il nostro pomeriggio culturale (nutrire il cervello e non solo!) .... non potevamo certo lasciar partire Giulia senza un brindisi!

P.S. Per chi volesse saperne di più su questo regista, da noi quasi sconosciuto, ho trovato un riferimento interessante nel sito dell'Associazione Winnie & Krapp che parla proprio di questo spettacolo, ve lo consiglio:
www.klpteatro.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1237:apollonia-warlikowski-recensione&catid=92:2010&Itemid=


















E' la storia vera di               Apolonia Machczyńska