Ancora un bell'incontro della nostra PiUPRATEL, grazie a Serena Zirone, laureanda in giurisprudenza, che ci ha presentato in anteprima la sua tesi sulla giustizia minorile in Olanda e in Italia, e a Daniela Marcolungo, del Dams, che ci ha presentato, anche lei in anteprima, la sua tesi su Totò e i suoi guai con la censura, fascista e postfascista.
Le relazioni sono state molto interessanti e si è sviluppato un dibattito molto stimolante, soprattutto sulla "necessità" del carcere, specie per i minori, e sulle esperienze veramente formative che, nonostante la carenza di mezzi, in qualche raro caso si riescono a realizzare. Serena ci ha parlato della sua esperienza all'Istituto per minori di Via del Pratello e dell'importanza dell'esperienza teatrale per i ragazzi reclusi. Molto interessante il raffronto con l'Olanda, dove per reinserire i giovani che delinquono ci si affida all'esperienza lavorativa e non alla reclusione: la "pena" è il lavoro temporaneamente non pagato, che sono obbligati a prestare per un certo periodo... situazione economica, culturale e legislativa ben diversa dalla nostra! Ma quel che è triste è che, in un caso e nell'altro, rimane forte la percentuale dei giovani recidivi! (In Italia, più forte!!)
Dopo un tema così, passare a Totò e alla sua arte è stato un gran salto, ma Daniela ci veramente affascinati col suo racconto, e anche con gli spezzoni di film che ci ha mostrati.
Interessante conoscere i "primi passi" di Totò a Napoli, in spettacoli organizzati da compagnie non certo di prim'ordine nelle case dei ricchi napoletani, e dei suoi guai con la censura, e non certo solo durante il Fascismo, perché non voleva farsi comandare nè dal Governo né dalla Chiesa, pur non essendo né un rivoluzionario né un miscredente.
Parlare di Totò senza le immagini è troppo difficile, consigliamo a tutti la visione dei suoi film, specie appunto quelli più osteggiati dalla censura.